Il fumare è un abitudine molto diffusa nonostante “oramai” si conoscano gli effetti nocivi per la salute. Per questo motivo “allora” ci si potrebbe chiedere come mai le persone continuano a fumare? Come mai, nonostante le campagne antifumo, questo comportamento “comunque” sembra rimanere immutato? Molto spesso le persone “dicono” che vogliono smettere di fumare, ma lo possiamo considerare un proposito autentico?
Per rispondere a queste e ad altre domande, ritengo sia utile poter capire “il perché” le persone fumano, e il perché, non può non essere, un perché di tipo psicologico. Le sigarette sono composte da “sostanze” che hanno un azione sul sistema nervoso centrale, nello specifico le sigarette tendono ad agire sulle aree del sistema noradrenergico….cosa vuol dire? Semplicemente vuol dire che le sigarette agiscono sui modulatori di ciò che comunemente chiamiamo ANSIA.
Dunque cosa fa una persona che sta fumando? Produce una lieve attivazione interna che ha come effetto quello di produrre una blanda azione ansiolitica. Chi ha in mano una sigaretta, non fa nient’altro che cercare di modulare il suo stato emotivo…..che si sia consci o meno, il fumare ha questo tipo di azione. Da questa semplice constatazione, allora, si potrebbero aprire un certo numero di domande o considerazioni…..come mai le persone hanno bisogno di un surrogato per modulare i propri stati emotivi?
Il rispondere a questa domanda, il porsi semplicemente questa domanda, già significa mettere in discussione il fumare. Spesso, il fumare, nasce come “immagine” dello stare insieme all’interno dei gruppi degli adolescenti, mentre nell’età adulta, può trasformarsi in una vera e propria dipendenza. Quello che è bene sapere è che nel momento in cui il fumare diventa una dipendenza, ciò vuol dire che questo non è più solo un comportamento che modula le emozioni, ma bensì, che è diventato un un vero e proprio tratto stabile della personalità. In questo senso, tutte le persone che si pongono il problema (o cercano metodi) per smettere di fumare, non si accorgono che quello che cercano di fare, è quello di amputare un aspetto del Sé, che loro stessi hanno contribuito a costruire. Senza drammatizzare, ritengo che il fenomeno del fumo non sia considerato nella sua giusta ottica e valenza, qualsiasi tipo di metodo o tecnica che aiutano le persone a smettere di fumare, in fondo, non fanno nient’altro che agevolare il cambiamento di un comportamento che rimane con un valore di superficie per la personalità, altra cosa invece, diventa l’affrontare la questione dello smettere di fumare quando il fumo è diventato una dipendenza.