Questo è uno degli assunti più comuni nell’anoressia, ma comunque poco conosciuti.
Perché?
Il perché rientra nel fatto che ogni anoressica si confronta in modo radicale con le “altre” magre, ma non scambia i propri pensieri intimi.
L’ideale della guarigione
Nell’anoressia ci può essere l’idea di guarire, ma questa idea non è agganciata ad una realtà di guarigione, rimane appunto un’idea. L’anoressica può credere di voler guarire, ma il suo proposito “come in una bella indifferenza”, cade (agli occhi dell’altro) proprio nel constatare l’idea di guarire, ma rimanendo magra.
Lo scollamento mente corpo
Rimanendo in linea con il pensiero anoressico, la guarigione può essere intesa come il tentare di non soffrire più, ma il corpo non viene minimamente preso in considerazione, il corpo resta fuori. E deve rimanere fuori, il pensiero anoressico è in grado di costruire i più sontuosi castelli (in aria), di generare le speranze più grandi nei famigliari. Ma queste, una volta toccato il corpo, cadano facendo un duo ore fragoroso.
Ciò che si ripete
Il creare speranze è tipico della malattia, e il farle naufragare, è altrettanto tipico. Quando questa ripetizione si innesca, è bene non credere, non illudersi. Non si può aggirare la realtà di una guarigione che passa attraverso il corpo, e non che lo evita.
Buonasera dottore,
Ho letto con molto interesse l’ articolo perché penso che mia figlia rientri in questa “categoria”. Premetto che non è mai stata in cura perché pensa di poter guarire da sola ma io la vedo peggiorare ogni giorno. Ho visto che lei è di Varese noi purtroppo siamo a Palermo. Potrebbe consigliarmi una struttura o un dottore a cui possa rivolgermi? Grazie distinti saluti
Buonasera,
se mi scrive sulla mail, posso provare a darle delle indicazioni.
dr. Mattioli
Buonasera dottore, potrebbe indicare anche a me una struttura? Siamo a Napoli e stiamo da 5 mesi girovagando tra neuropsichiatri e nutrizionisti vari, senza riuscire a fare nemmeno un passo avanti.
Grazie
Buonasera, mi scriva a moreno.mattioli1896@gmail.com la vostra situazione. E cercherò di darvi qualche suggerimento.
Cordiali Saluti
dr. Mattioli