Sulla solitudine nei periodi delle vacanze

Questo breve articolo è dedicato non solo alle persone che vivono in “carenza” di rapporti con gli altri, ma anche alle persone che si ritrovano a vivere una situazione di forte malessere psicologico. I periodi delle vacanze, dove la maggior parte delle persone si sposta e va in vacanza, spesso, diventa un periodo ancora più critico per chi soffre di depressione, ansia, attacchi di panico. Queste situazioni possono generare un forte senso di solitudine nei periodi delle vacanze.

Il conflitto in famiglia

La vacanza, l’idea della vacanza, diventa un qualcosa con cui confrontarsi e spesso scontrasi. Per chi soffre spesso non c’è la voglia di andare, e magari in fondo c’è anche un soffrire nel vedere gli altri che vanno. La persona che soffre, spesso, pone dei seri problemi alla famiglia. Nella maggioranza dei casi non vuole spostarsi, non riesce a farlo, generando conflitti e tensioni verso gli altri “che vorrebbero” andare in vacanze per staccare dalla routine del quotidiano.

Riflettere sul malessere

Su queste situazioni non ci sono consigli, o soluzioni, direi che non avrebbero molto senso. Possiamo invece però vederle come delle “occasioni”.  Occasioni per riflettere sul proprio malessere, sul perché si sta vivendo proprio quel tipo di malessere.  
Nella stragrande maggioranza dei casi, il malessere non è il segno di qualcosa che si è rotto nella “macchina” uomo, ma bensì, il segnale che qualcosa della propria personalità non si “accorda” più alla vita che si sta conducendo. Per questo motivo la solitudine che spesso prova chi sta soffrendo, non va vista come una sorta di calamità del destino. Può invece essere vista com la strada da percorrere per incontrare quella parte di Se’ che sta tentando di comunicare qualcosa.

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