Kandinsky e la Psicologia contemporanea

La recente mostra dedicata a Kandinsky tenutasi a Pisa, mi da l’occasione per mettere in luce alcuni aspetti che reputo importanti nell’incontro non consueto tra il campo dell’Arte e quello della Psicologia. I quadri di Kandinsky, soprattutto quelli del periodo astratto,  sono secondo l’artista il suo modo per cercare di rappresentare le forme dell’anima. Kandinsky rifiuterà l’idea di fare arte per l’arte, questa deriva che secondo l’artista ritorna ciclicamente nelle dimensione artistica rappresenta il momento in cui: “l’anima è abbandonata e soffocata da concezioni materialistiche, dall’incredulità”.

Qualcosa di analogo spesso aleggia anche nelle diverse teorie psicologiche, le quali  riferendosi a diversi tipi di materialismo ideologico tendono a negare la loro natura, quella della Psiche.

Uno degli interessi che la pittura di Kandinsky offre alla psicologia contemporanea, credo risieda nel messaggio implicito che troviamo nelle sue opere. Kandinky affronta l’importante problema psicologico della natura dello spazio e del tempo che costituiscono la vita mentale dell’uomo. L’artista mostra come l’interiorità dell’individuo non è costituita da forme che siano un mero rispecchiamento della geometria della percezione, ma rileva invece che nell’interiorità dell’individuo lo spazio tridimensionale si altera attraverso l’incontro di un flusso di diverse prospettive spaziali. Ritengo che a partire da quest’attica, la pittura di Kandinsky non possa essere considerata “solamente” come una destrutturazione delle forme geometriche, ma bensì possa essere intesa come la costruzione dell’incontro dello spazio geometrico della percezione con l’effetto di trasformazione che il tempo dell’interiorità opera su di lui.

Le “diverse” prospettive che si possono incontrare nel momento in cui si guarda un quadro di Kandinky, non sono una dissoluzione nichilista della forma, ma bensì sono una trasformazione dell’impressione dell’interiorità che le forme della realtà percepita suscitano nel pittore. L’aspetto a mio avviso forse ancora non molto studiato della pittura di Kandinsky, riguarda la natura delle diverse prospettive che “vivono” all’interno dei suoi quadri.

Queste diverse prospettive, a mio avviso, rimandano al problema della rappresentazione di squarci di infinito attraverso i limiti della rappresentazione finita delle forme geometriche. Allo stesso modo, ma con una pittura più matematica, Escher mi pare abbia affrontato lo stesso problema. Se Escher con la sua pittura, e la sua geometria, ha mostrato attraverso la rappresentazione dei paradossi percettivi (le figure impossibili) l’irruzione dell’infinito all’interno degli spazi limitati della percezione, così Kandinky ha cercato di rappresentare non la geometria, ma il “sentire” che genera le forme geometriche, attraverso una musica dei colori e l’intersezione di spazi multidimensionali.

Ritengo che la poesia della rappresentazioni dei moti dell’anima iniziata da Kandinsky, non sia solamente una questione stilistica dal punto di vista artistico, ma bensì possa essere intesa come uno dei moderni problemi che la psicologia contemporanea sta tentando di affrontare nel momento in cui cerca di indagare “i misteri” della psicologia umana.

Un commento

  1. Complimenti per la riflessione attenta sui significati delle opere di Kandinsky, che fondava il suo messaggio sull’unione tra arte ed interiorità. Il tema ci sta molto a cuore, tant’è vero che abbiamo reso omaggio all’artista pubblicando (in fruizione gratuita on line) un gioco-racconto che ruota attorno allo “Spirituale nell’arte”. E’ un avventura in cui il lettore è protagonista: sceglie come proseguire man mano nella storia, risolve enigmi, e così facendo entra sempre più nel vivo dell’arte (o meglio delle arti) e delle sue implicazioni sull’animo umano.

    Se decide di lanciarsi in questa lettura un po’ atipica ci farebbe molto piacere conoscere il suo parere. La avvertiamo però di una cosa: ad un certo punto potrebbe incappare nella figura di un suo “collega”… che potrebbe gettare una luce poco gradevole sulla vostra categoria… ma siamo sicuri che considerando il contesto lei capirà 🙂
    Un saluto cordiale, la lasciamo al link del racconto http://www.portodarti.it/ilrisveglio_kandinsky.html (qui invece trova la pagina Facebook per scambi e commenti sul tema: https://www.facebook.com/kandinskyconspiracy)

    Associazione Culturale Porto d’Arti

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