Nella mia esperienza clinica mi è capitato di constatare come il sovrappeso infantile sia maggiormente tollerato nlle famiglie, piuttosto che il sottopeso.
I genitori di bambini in sottopeso spesso si allarmano e si preoccupano, attivandosi nella richiesta di aiuto al proprio pediatra di base o rivolgendosi a degli specialisti della nutrizione infantile. Forse fattori sociali e culturali determinano nei genitori non un altrettanta preoccupazione per il sovrappeso infantile, il quale spesso viene considerato una “norma” o in alcuni casi anche il segno di una buona “salute”.
Dal punto di vista psicologico e della percezione sociale, credo che nella nostra cultura non ci sia ancora un corretta attenzione alle problematiche del peso in quanto “la questione peso” è strettamente legata alla percezione della propria immagine sociale. In questo senso mi pare che le derive sociali alle quali le famiglie italiane sono sottoposte, sono di due tipi: la prima ha come riferimento la trasmissione storica in cui “i nonni” insegnavano a mangiare e a “non lasciare nulla nel piatto”, mentre la seconda prevede un assunzione di un “ipersalutismo” che tende a trasformare il rapporto con la propria immagine corporea in una forma di controllo e ossessione.