Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è una delle maggiori problematiche riguardanti la sessualità maschile, è sicuramente una problematica molto diffusa, e allo stesso tempo è anche una problematica di cui si parla poco perché porta con sé un grosso carico di vergogna. L’eiaculazione precoce, come le problematiche di erezione, sono dei disturbi che vanno a minare alla base quella che possiamo considerare (a tutto tondo) l’identità maschile. Mi è capitato di constatare come questo ti problemi non trovi solo una difficoltà (da parte dei paziente) nel poterle essere comunicare, ma spesso, si trovano anche delle difficoltà a livello medico in quella che potremmo chiamare l’interpretazione del problema.

Una premessa importante: le considerazioni che svilupperò di seguito devono essere intese come riflessioni di tipo psicologico, ovvero come riflessioni che danno per scontato che il problema dell’eiaculazione precoce (di cui si parla) non abbia alla base una problematica di tipo organico. E’ bene ricordare che per una valutazione di tipo organico è necessario rivolgersi ad un uno Specialista in Andrologia.

Nelle terapia di tipo sessuologico dell’eiaculazione precoce, o anche nelle terapie mediche di tipo sessuologico, spesso (ovvero quasi sempre) vengono proposte delle tecniche (che al di la delle modalità proposte) hanno il fine di generare una capacità di ritardo nell’eiaculazione precoce, generando una sorta di desensibilizzazione all’eccitazione. Non posso e non voglio affermare che tali tecniche non abbiano una certa efficacia a livello sintomatico, ma quello che più spesso incontro nella mia pratica clinica è che questo modo di operare “tende” a non occuparsi direttamente di ciò che può essere alla base del problema dell’eiaculazione precoce, ovvero “il vissuto”. E’ vero che se un uomo impara a controllare l’eiaculazione ne avrà sicuramente un beneficio di autostima e di percezione di capacità, ma spesso, quello che viene bypassato è la possibilità di provare un piacere autentico derivante da un coinvolgimento autentico nell’atto sessuale.

Non sempre generare una capacità di controllo sull’anticipazione dell’eiaculazione significa generare nel paziente la capacità di sentirsi eccitato in modo autentico all’interno dell’attività sessuale. Per tale motivo nei problemi di eiaculazione precoce di tipo psicogeno, io preferisco affrontarli con una psicoterapia basata sulla mentalizzazione, ovvero una terapia che si occupi dei vissuti che si sono strutturati attorno al sintomo dell’eiaculazione precoce, vissuti che in un qualche modo vanno a cronicizzare il problema.

Nel momento in cui si parte dai vissuti, è possibile “vedere” come la persona viva e soffra di questa problematica, è possibile vedere come la problematica possa essere accostata per quel soggetto. Spesso, nelle problematiche legate all’eiculazione precoce è possibile recuperare all’interno dei vissuti delle tematiche che non sono direttamente riconducibili alla tematica sessuale, ma spesso hanno più a che fare sul come si è costituita l’identità di genere per quel soggetto.

Mentalizzare questi tipi di vissuti significa poter discriminare e vedere cosa c’è al loro interno, significa capire qual è il modo per accostarli in modo rispettoso ma efficace, e solo da ultimo permette anche (se è necessario) sviluppare delle indicazioni anche tecniche (sulle modalità sessuali soggettive). Tali indicazioni di tipo tecnico però, non partono dall’idea che la sessualità sia sostenuta solamente da un organismo macchina da aggiustare, ma piuttosto la tecnica individuata può diventare una modalità “altamente” specifica che permette alla persona in trattamento di poter fare un esperienza di sé (nel campo sessuale) che possa restituirle un senso di integrità e capacità rispettose della propria umanità.

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