Anoressia e mestruazioni

Dal punto di vista medico e psicopatologico la mancanza delle mestruazioni viene spesso rilevato come uno dei segni diagnostici dell’anoressia.

La diminuzione dell’alimentazione ed un consistente calo ponderale sovente generano l’amenorrea (ovvero la perdita del ciclo mestruale). La perdita del ciclo è uno dei maggiori fattori che generano preoccupazione nel medico di base e nei genitori, e diventa uno degli indici sui quali si inizia un qualche tipo di trattamento.

Ciò che invece è poco conosciuto (a mio avviso) è il punto di vista della ragazza, come vive una ragazza la perdita delle mestruazioni, come vive una ragazza la perdita ponderale? I famigliari sono portati a credere che ciò che preoccupa loro sia anche ciò che preoccupa la loro figlia, nel tempo però, dovranno incontrare una grossa e sconcertante verità, spesso, anzi quasi sempre non è così; la loro amata figlia non è preoccupata per la perdita di peso, ma anzi, ne è notevolmente sollevata, l’eresia che spesso non si può dire all’interno del contesto famigliare è che la ragazza che perde le mestruazioni, ovvero che entra in amenorrea, non è minimamente preoccupata di tale perdita, anzi sovente è un qualcosa che viene ricercato in modo attivo.

Spesso le ragazze anoressiche sono ragazze spaventate dal cambiamento corporeo, dall’acquisizione delle “forme femminili” e spesso il dimagrimento per loro è il modo di cancellare questa realtà dal loro corpo. Un idea che è molto presente nelle ragazze anoressiche è quella di rimanere “bambine per sempre” coccolate e accudite dal loro nucleo famigliare. Spesso l’amore di cui parlano le famiglie che hanno una figlia anoressica è il misconoscimento di uno stato simbiotico in cui il segreto non confessato è semplicemente di non poter accettare di diventare delle “donne”.

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